“Il contenuto”, mi dice il
reporter con anni di esperienza che ho incontrato stamattina in biblioteca a
filmare le attività con i bambini che facciamo noi come organizzazione. E’
greco ma parla gran bene l’italiano. “Mancano di contenuto oggi i reportage
perché i tempi sono sempre stretti e i lavori devono essere fatti troppo in fretta”,
come se dicesse che i documentari ora non siano pensati ed elaborati
abbastanza. “Il mio lavoro mi piaceva fino a cinque anni fa!”.
“Il contenuto”: questa frase mi
ha colpito o meglio ispirato. Anche perché detta da una persona competente che
mi ha suscitato fiducia e che ho ammirato nonostante l’abbia conosciuta per
pochi minuti.
Devo puntare a questo quindi!
Trasmettere nei reportage nel miglior modo possibile e con il tempo dovuto i
sentimenti genuini che già vivo in giro per il mondo ormai da diversi anni. Dopo
giri dell’Europa, Asia e America Latina ora è arrivato il momento di
raccogliere i frutti e raccontare veramente le fantastiche avventure passate,
perché dopotutto anche Marco Polo e Cristoforo Colombo si sono differenziati da
altri che li hanno preceduti “solo” per il fatto di aver raccontato e riportato.
Ci devo lavorare tanto a cominciare dal tirar fuori quei diari di viaggio
impolverati sulla mensola. Saranno 7, 8 o 9, o giù di li. Sarebbe bello
iniziare cosi… ed è giunto il tempo di farlo… d'altronde metà del lavoro è già
fatto: i libri sono già scritti.
E se poi anche a me ad un certo
non piacerà più farlo… beh, non ci penso. Credo che sarò comunque soddisfatto
dalla vita come lo sono sempre stato. Non è che non ascolto chi mi “disincentiva”,
anzi faccio veramente tesoro delle loro esperienze per illuminare la mia strada
alternativa.
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